Belgio

Belgio - Belgique

Storia dei francobolli.

Effige di Re Leopoldo II. Francobollo emesso nel 1869 Il primo francobollo belga venne emesso nel 1849, cioè un anno prima dell’emissione del primo francobollo italiano (Lombardo-Veneto). Si tratta in realtà di due valori, 10 centesimi bruno e 20 centesimi blu chiaro, con l’effige di re Leopoldo I e con la doppia cifra indicata in filigrana. l’incisione, di grande finezza, riproduce un ritratto del re in alta uniforme, con spalline. I filatelisti battezzarono questa prima edizione, tra le più rare della collezione filatelica belga,col nome di “spalline”. Con l’emissione successiva, nel corso del medesimo anno, la stessa effige venne ripresa su tre valori ma, questa volta, racchiusa in un medaglione. Le spalline erano state eliminate e il medaglione servi come soprannome per le edizioni successive, identiche, salvo piccoli particolari, che furono emesse fino al 1863.

Effige di Re Leopoldo II con legenda in francese e fiammingo. Emesso nel 1893. Nel 1865, il profilo del re apparve per la prima volta su cinque valori: uno di essi, il franco lilla, più finemente inciso degli altri, venne stampato a Londra. Nel 1866, la posta belga emise un francobollo la cui originalità consisteva nel non presentare l’effige reale, bensi uno stemma. Tre anni più tardi il profilo di Leopoldo II, succeduto al padre, presentato in maniera diversa, con sfondi vari, illustrò otto valori di una nuova serie, mentre altri francobolli esibivano la sola cifra del rispettivo valore facciale. Il profilo del sovrano venne conservato sulle due serie successive, l’ultima delle quali fu emessa nel 1891. Bisognò attendere il 1893 per vedere infine apparire la duplice legenda in francese e in fiammingo sui francobolli del Belgio. Insegne e profilo reali, presentati su medaglie alla maniera antica, apparvero su quindici valori che, oltre al già citato bilinguismo, recavano, sulla parte inferiore del francobollo, un’appendice separabile con la menzione: “Non consegnare la domenica”, nelle due lingue. Fino al 1913, i francobolli delle emissioni successive recano questo talloncino, senza il quale il valore filatelico, alto per alcuni, diventa quasi nullo. Nel 1894 l’esposizione di Anversa venne celebrata con una serie di tre valori recanti le insegne della città, seguita, nel 1896, da altri tre valori per l’esposizione di Bruxelles. Nel 1907 vennero emessi tre francobolli sul tipo degli stemmi del 1893, ma con una modifica: il talloncino, invece di essere iscritto in un solo riquadro con la vignetta, appariva in un riquadro isolato; questa presentazione rimase valida fino alla soppressione del talloncino stesso.

Complesso portuale di Anversa. Francobollo emesso nel 1915. L’inizio della prima guerra mondiale, nel 1914, fu segnato da emissioni a favore della Croce Rossa; nel 1915 vennero presentati i primi monumenti e i primi paesaggi, incisi con grande cura: il mercato dei tessuti di Ypres, l’università di Lovanio, Anversa, la Scheda e molti altri soggetti. Insieme alle numerose emissioni gravate da soprattasse destinate a invalidi, tubercolotici, feriti di guerra, vittime dell’inondazione e ai ripetuti fondi per la ricostruzione che fece seguito alla grande guerra, una serie di tredici valori con le effigi dei re Leopoldo I e Alberto I celebrò il settantacinquesimo anniversario del francobollo belga. Da allora le emissioni divennero più numerose e le vignette più varie: vedute paesaggistiche come, per esempio, quella di Dinant, raffigurata su un francobollo del 1929, effigi della famiglia reale, palazzi municipali e celebrazioni varie. Le vignette anticipano quelle degli anni successivi, fino ai nostri tempi; su di esse – oltre all’effige di re Baldovino, salito al trono appena ventenne nel 1951 – le grandi realizzazioni e i problemi nazionali si alternano alle molteplici opere del ricco patrimonio artistico, alle vedute di paesaggi, ai lavori artigianali e ai simpatici personaggi Bob e Bobette, Tintin e Milou, nati dalla fantasia del disegnatore Hergé, senza dimenticare l’inconfondibile postino Schtroumpf, raffigurato su un francobollo del valore di 8 franchi, vivacemente colorato, emesso nel 1984.

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